Quand’è che vale la pena acquistare un impianto trattamento inerti? I dirigenti della ditta Gugger Kies und Immobilien AG di Ins (BE) si sono posti questa domanda l’autunno scorso, quando si trattava di decidere se acquistare o no un nuovo frantoio «a mulino» per la propria cava di ghiaia, ubicata a Müntschemier nella regione del Seeland.
Da quando la ditta ha rilevato la cava, nel 1992, il frantoio è già il terzo impianto che porta il marchio Finlay ad entrare in servizio. Attualmente è operativo anche un vaglio Finlay ad alte prestazioni.
«Grado di utilizzo di circa il 60%»
«Per il nuovo impianto è previsto un utilizzo di circa il 60%», ci spiega Kurt Gugger, direttore e proprietario dell’azienda. Malgrado l’utilizzo sporadico si è comunque optato per l’acquisto.
Criteri preponderanti
Con l’acquisto dell’impianto conferiamo valore aggiunto all’impresa, oltre che rendere autonoma la lavorazione inerti per la preparazione di calcestruzzo e asfalto riciclato, operazione finora affidata a un’impresa esterna.
Un altro fattore determinante è la maggiore flessibilità. Ora, nei periodi di cattivo tempo, quando piove, nevica e la frantumazione dei materiali in cava deve pertanto essere sospesa, ci dedichiamo a pieni ritmi alla preparazione di inerti per il riciclaggio. L’immediata operatività è assicurata senza dover più attendere l’intervento di terzi. Anche quando piove, il lavoro in cava insomma non manca.
La macchina della ditta prestatrice d’opera era un frantoio mobile molto simile al Finlay I-120RS. Questo tipo di impianto offre diversi vantaggi grazie al carro cingolato. La mobilità è assicurata e basta posizionare il frantoio di 48 t nella zona più idonea per il carico con l’escavatore, a lavoro ultimato ci si sposta semplicemente nella nuova zona di accumulo inerti.
In breve: è decisiva la valutazione globale
Valore aggiunto, flessibilità ed efficienza. Questi tre fattori sono stati determinanti per la scelta di acquisto, anche se l’impiego dell’impianto è solo saltuario. «Considerati tutti gli aspetti nella loro globalità si tratta di un investimento conveniente», così Roman Gugger, membro della direzione.
Formazione, numero di operatori, produzione annua
Il responsabile della cava, nonché macchinista dell’impianto, ha seguito una formazione di due giorni organizzata dal personale Avesco. Il frantoio è utilizzato saltuariamente anche da due altri operatori. Le attività della cava sono dunque affidate a un totale di tre collaboratori.
La cava produce all’anno 50 000 m3 di materiale, una quantità che corrisponde al volume concesso dal piano di estrazione cantonale. Si tratta di un ordine di grandezza appropriato, affermano i responsabili, con cui poter lavorare bene e in modo redditizio.
Produzione e componenti
Sono prodotti circa 15 componenti, tra cui pietrisco tondo, materiale di contenimento e sabbia. La tipologia di inerte maggiormente prodotto è la RC 0/45, utilizzata per il cassonetto nella costruzione strade e corrispondente a circa l’80% della produzione. Questa tipologia è impiegata da un’altra ditta della famiglia Gugger, la Fritz Gugger AG, specializzata nel settore costruzione strade e sottostrutture. Il restante 20% è venduto a piccole, medie e grandi imprese, ma anche ai giganti dell'edilizia.
10 ettari riconvertiti in riserva naturale protetta
Il moderno parco macchine della cava comprende, oltre al frantoio, anche una caricatrice gommata Cat 972K, acquistata nel 2018. Non è una scelta casuale: «Siamo consapevoli che scavando rubiamo qualcosa alla natura. Ecco perché ci impegniamo a utilizzare strumenti di lavoro efficienti e a consumi ridotti», afferma Kurt Gugger. L’azienda ha deciso inoltre di dare al Comune una buona decina di ettari prima appartenenti all’area della cava. Nei prossimi anni tale superficie sarà via via trasformata in una riserva naturale protetta di importanza nazionale.
Finlay I-120RS
Il frantoio Finlay I-120RS, entrato in servizio nel marzo del 2019 presso la cava di ghiaia di Müntschemier, dispone di tutta una serie di peculiarità tecniche. Un componente chiave è il vaglio a due livelli integrato, con dimensioni 3,66 m x 1,53 m e dotato di un nuovo dispositivo di sbloccaggio rapido. La camera ad urto Terex CR038, con trasmissione diretta e sistema di comando elettronico all’avanguardia, è in grado di fornire un prodotto omogeneo e a granulometria ridotta. In questo caso la maggior parte della produzione va a un’altra società del gruppo Gugger. L’elevata produttività, così come la facilità nella manutenzione e nell’utilizzo, fanno di questo frantoio la soluzione ideale per i grandi produttori e le aziende che lavorano per conto di terzi.
Desiderate saperne di più sugli impianti mobili Avesco per il trattamento inerti? Contattateci! Michael Schöni, responsabile prodotti Finlay, michael.schoeni(at)avesco.ch, telefono 062 915 86 26.