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Centrale di cogenerazione Avesco per il teleriscaldamento

Centrale termoelettrica Avesco di InfraWerke Münsingen.

Oliver Schwarz, capo reparto erogazione idrica e termica presso InfraWerke Münsingen.

Stabilito fin dal principio lo sfruttamento della cogenerazione calore-elettricità, InfraWerke Münsingen aveva considerato due varianti per la costruzione della nuova rete di teleriscaldamento sud. In seguito il gas naturale in combinazione con pompe di calore è risultato essere la fonte di energia ottimale sul piano energetico e delle emissioni.

Rete termica sud con cogenerazione calore-elettricità

«Con la cogenerazione calore-elettricità abbiamo attuato in maniera ottimale il piano direttore per l’energia, gettando le basi per lo sviluppo del teleriscaldamento», afferma Oliver Schwarz, capo del reparto erogazione idrica e termica presso InfraWerke Münsingen, che vede nelle decisioni politiche adottate negli scorsi anni un fattore determinante del successo nell’erogazione costante di energia del Comune, con una rete di teleriscaldamento in costante espansione. «La nostra centrale di cogenerazione termoelettrica Avesco è la tappa logica, alla luce della volontà del popolo e in considerazione delle condizioni locali». Con l’impianto di cogenerazione termoelettrica, messo in funzione nel 2015 nella centrale energetica, si dispongono di rendimenti massimi termici di 1600 kW ed elettrici di 1000 kW. L’impianto è ad azionamento termico e alimenta un’area in espansione intorno a Münsingen.

 

Pionieri in ambito energetico e della sostenibilità

InfraWerke Münsingen è un’impresa autonoma di diritto pubblico del Comune e rifornisce di elettricità, acqua e calore un’ampia clientela. Nel 2018, Münsingen può vantare di fregiarsi del label Città dell’energia da ben 20 anni e di essere il primo Comune del Canton Berna ad averlo ottenuto. Nel frattempo, ha raggiunto lo statuto d’oro. L’era del teleriscaldamento è stata inaugurata a metà degli anni Novanta con il recupero del calore residuo delle stazioni di depurazione acque. Il principio dell’obbligo di allacciamento risale a questo periodo. Circa 10 anni fa è stato elaborato un piano direttore per l’energia, nel quale era stipulato, da una parte, che già quasi un terzo degli immobili era dotato di pompe di calore e, dall’altra, che le condotte di rifornimento di gas naturale presenti sul territorio comunale, possono costituire un’opzione per un futuro ampliamento verso l’Oberland bernese.

In sede di ampliamento del teleriscaldamento in direzione sud, in una regione con insediamenti abitativi, artigianali e industriali, il principio dell’obbligo di allacciamento entra nuovamente in gioco, a meno di optare per una fonte di energia rinnovabile. In tal modo sono stati dati segnali chiari ed è stata costituita una base per la pianificazione della centrale energetica. Poiché entro questo perimetro non è permesso sfruttare le fonti di calore geotermiche o captare energia dalla falda freatica, per la cogenerazione calore-elettricità (opzione prescelta) per lo sviluppo in direzione sud entrano in considerazione solo la legna o il gas naturale. Alla luce dei volumi di legname necessari e del loro trasporto, che richiede un forte consumo energetico ed elevate emissioni nocive, la scelta è caduta sul gas naturale e quindi sulle centrali di cogenerazione termoelettrica a gas.

 

Sfruttamento modulare del gas naturale

Tuttavia, con l’allacciamento al gas, a Münsingen non solo è stato reso possibile il rifornimento di calore a distanza, ma si sono create opzioni di applicazioni industriali del calore dei processi, il cui calore disperso può rientrare nella gestione energetica globale. Così Oliver Schwarz: «Attualmente, la potenza più bassa di un allacciamento alla rete sud di una casa plurifamiliare è di circa 22 kW, quella più alta di 440 kW. In linea di massima, siamo disposti ad allacciare anche case monofamiliari, fermo restando che siano situate a una distanza ragionevole dalle condotte di alimentazione. E la condotta di raccordo, ora in fase di realizzazione, tra la rete nord e la più recente rete sud, produrrà eccedenze e quindi incrementerà l’efficienza delle operazioni».

Attualmente, la centrale energetica è dotata di un solo impianto di cogenerazione termoelettrica di Avesco. Le temperature di teleriscaldamento oscillano tra 70 e 80°C in andata e tra 40 e 60°C al ritorno. Nell’ampliamento finale è previsto lo spazio per l’integrazione di una seconda unità, il che consente di raddoppiare la potenza. Con due accumulatori tampone di 30m3si potranno appianare i picchi di consumo quotidiano. Per la gestione corrente dei picchi sono previste tre caldaie a composizione binaria (ampliamento finale 4 unità) con una potenza di 2 MW ciascuna. Fintanto che le forniture di calore si situavano al di sotto dei valori calcolati e pianificati, la gestione ottimale della centrale di cogenerazione termoelettrica non poteva essere garantita per l’elevata frequenza dei processi di accensione e spegnimento. Con ogni utente nuovo, come avverrà adesso con un’ulteriore mega-ristrutturazione e l’unione delle due reti termiche (nord-sud), si andrà stabilizzando il modo di conduzione degli impianti. 

 

Obiettivi sostanziali

Nel progetto finale, il cui completamento è previsto per il 2035, la potenza termica complessiva sarà di oltre 9000 kW e le 2000 kW di elettricità consentiranno di rendere operative anche tutte le pompe di calore del Comune. Se nel primo anno di attività della centrale energetica sud sono potuti essere prodotti solo 2 GWh e quindi riforniti appena 40 allacciamenti, si conta in futuro su 22 GWh. Le condizioni ci sono tutte, grazie alla lungimiranza in sede di pianificazione e a una gestione energetica orientata al futuro.

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